ed i bicchieri erano vuoti
e la bottiglia infranta
ed il letto spalancato
e l'uscio era sprangato
e tutte le stelle di vetro
della felicità e della bellezza
rilucevano nella polvere della stanza mal spazzata
ed io ero ubriaco morto
ed io ero fuoco di gioia
e tu eri ebbra vivente
tutta nuda tra le mie braccia
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
Ed i passanti che passano li indicano col dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Suscitando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le loro risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante luce del loro primo amore
Sono andato al mercato degli uccelli
E ho comprato uccelli
Per te
amor mio
Sono andato al mercato dei fiori
E ho comprato fiori
Per te amor mio
Sono andato al mercato di ferraglia
E ho comprato catene
Pesanti catene
Per te
amor mio
E poi sono andato al mercato degli schiavi
E t'ho cercata
Ma non ti ho trovata
amore mio
In un giardinetto su una panchina
C’è un tale che vi chiama se passate
Ha un paio d’occhialini un vecchio abito grigio
Fuma un piccolo sigaro è seduto
E vi chiama se passate
O più timidamente vi fa un cenno
Non bisogna guardarlo
Non bisogna ascoltarlo
Ma tirar dritto
Fingere di non vederlo
Fingere di non averlo neppure sentito
Passare via frettolosi
Perché se lo guardate
O se gli date retta
Vi fa un suo cenno e niente nessuno
Vi può impedire di sedergli accanto
Allora vi guarda in faccia vi sorride
Facendovi soffrire atrocemente
E lui continua il suo sorriso
E voi stessi sorridete esattamente
Di quel sorriso
Più sorridete e più soffrite
Atrocemente
Persona seduta su una panchina tra gli alberi
E più soffrite più sorridete
Irrimediabilmente
Restando fissi là
Come congelati
Sorridendo sulla panchina
Bambini giocano a due passi da voi
Passanti passano
Tranquillamente
Uccelli volano
Volano via da un albero
Si posano su un altro
E voi restate là
Sulla panchina
E già sapete bene
Che non potrete più
Giocare come quei bambini
Sapete che non potrete più
Passare come quei passanti
Tranquillamente
Né che mai più potrete volar via
Lasciando un albero per l’altro
Come quegli uccelli.
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia' si e' ritirato il mare
E tu
Come alga dolcemente accarezzata dal vento
Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia' si e' ritirato il mare
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per annegarmi
vestita poi rivestita
che cosa sognavi
svestita
Io lasciavo il mio visone in guardaroba
e partivamo nel deserto
Vivevamo d’amore e d’acqua fresca
Ci amavamo nella miseria
affamati ci nutrivamo della nostra biancheria sporca
e sulla tovaglia di sabbia nera
tintinnavano le stoviglie del sole
Ci amavamo nella miseria
vivevamo d’amore e d’acqua fresca
ero io la tua nuda proprietà